Il contesto normativo e la struttura della nota confermano l’impianto precedente del percorso formativo. La FLC CGIL rileva criticità e propone integrazioni e modifiche
Il 26 ottobre 2023 il Ministero dell’Istruzione ha convocato, su richiesta nostra richiesta, le organizzazioni sindacali per illustrare la bozza di nota annuale con le indicazioni sul percorso di formazione e prova che ricalcano sostanzialmente quelle dello scorso anno.
Sono tenuti al periodo di formazione e prova i docenti:
- al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato che aspirino alla conferma nel ruolo;
- per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti o che debbano ripeterlo per mancato superamento. La ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione;
- per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
- vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento o che l’acquisiscano completando il percorso abilitante nel corso dello stesso anno di formazione e prova;
- assunti a tempo determinato da GPS sostegno I fascia e da straordinario bis. Qualora il personale interessato abbia già esperito positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, sarà comunque tenuto a sostenere la prova disciplinare.
Non sono tenuti al periodo di formazione e prova i docenti che lo abbiano già superato positivamente nello stesso grado di scuola e si trovino in una delle seguenti posizioni:
- rientro in un precedente ruolo
- passaggio di cattedra;
- già immessi in ruolo con riserva e nuovamente assunti per il medesimo ordine o grado;
- trasferiti da posto comune a sostegno e viceversa nell’ambito del medesimo grado;
SERVIZIO MINIMO
Il superamento del percorso è subordinato allo svolgimento di servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno 120 per attività didattiche.
Rientrano nei 180 giorni: tutte le attività connesse al servizio scolastico, compresi i periodi di sospensione delle attività didattiche, esami e scrutini ed ogni impegno di servizio, ad esclusione del congedo ordinario e straordinario e le aspettative. Computato il 1° mese di astensione obbligatoria per gravidanza.
Rientrano nei 120 giorni: i giorni effettivi di insegnamento, quelli impiegati presso la sede di servizio per ogni attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica, ivi comprese quelle valutative, progettuali, formative e collegiali.
Fermo restando l’obbligo delle 50 ore di formazione, i 180 giorni di servizio e i 120 giorni di attività didattica sono proporzionalmente ridotti per i docenti con prestazione o orario inferiore su cattedra o posto.
MODELLO DI FORMAZIONE
Il percorso formativo prevede 4 distinte fasi:
- incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
- laboratori formativi/visite a scuole innovative (12 ore);
- peer to peer ed osservazione in classe (12 ore);
- formazione online (20 ore).
Ogni docente in formazione è affiancato da un tutor con compiti di collaborazione e supervisione professionale.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
Incontri propedeutici che hanno carattere informativo e di stimolo culturale.
Restituzione finale al termine del percorso in riunioni di carattere professionale.
Il patto per lo sviluppo professionale, stabilito tra il Dirigente scolastico e il docente in periodo di prova, sulla base del bilancio iniziale delle competenze. Al termine del percorso, il docente, con la supervisione del tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare.
I laboratori formativi. Sono attività, organizzate dalle Scuole Polo per la formazione o altre scuole da esse delegate, su tematiche connesse ai bisogni individuati nel Patto professionale per la personalizzazione del percorso formativo.
La circolare declina alcuni temi ritenuti di particolare interesse. L’elenco viene implementato rispetto allo scorso anno con il ruolo dei docenti tutor e orientatore e l’educazione alla cultura economica e finanziaria.
I docenti in anno di prova e formazione hanno accesso all’ambiente on line della Biblioteca dell’Innovazione di INDIRE, alle piattaforme eTwinning ed ELISA.
Visite a scuole innovative. A domanda degli interessati e per un massimo di n. 4.313 docenti saranno programmate, a cura degli Uffici Scolastici Regionali, visite in presenza di docenti neoassunti, presso scuole che si caratterizzano per una consolidata vocazione all’innovazione organizzativa e didattica.
Questa attività è considerata sostitutiva del monte-ore dedicato ai laboratori formativi.
Attività di peer to peer, tutoraggio e ruolo dei tutor e dei dirigenti scolastici. L’attività di osservazione in classe è svolta dal docente in formazione e dal tutor. Il docente tutor deve appartenere preferibilmente alla stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra del docente in periodo di formazione e prova.
In nessun caso si potrà superare la quota di tre docenti in percorso di formazione e prova affidati ad un medesimo tutor.
Il tutor presenta al Comitato di valutazione le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta durante il percorso di formazione.
Il dirigente scolastico, alla luce del Patto formativo di sviluppo professionale stipulato con il docente in prova, dell’osservazione e della visita alle classi presenta al Comitato di valutazione una relazione con tutti gli elementi utili all’espressione del parere.
Formazione online (piattaforma INDIRE). L’apertura dell’ambiente online, predisposto da INDIRE, avverrà entro il mese di novembre 2023.
La presentazione del portfolio professionale al Comitato di valutazione sostituisce l’elaborazione di ogni altra relazione.
La valutazione del percorso di formazione e di prova in servizio. Il docente cura la predisposizione del portfolio professionale che contiene: il curriculum professionale, il primo bilancio delle competenze, la documentazione di fasi significative della progettazione didattica e le azioni di verifica intraprese, il bilancio conclusivo e la previsione del piano di sviluppo professionale.
Il Comitato di valutazione, convocato dal dirigente scolastico, sulla base del portfolio, dell’istruttoria del tutor e della relazione del del Dirigente Scolastico, nonchè del colloquio nell’ambito del quale è svolto il test finale, esprime il parere sul superamento del percorso.
LE NOSTRE RICHIESTE E OSSERVAZIONI
Il patto per lo sviluppo professionale e i laboratori formativi. La nota implementa l’elenco dei temi su cui strutturare i laboratori formativi, con due novità: il ruolo dei docenti tutor e orientatore nei percorsi di istruzione secondaria e l’educazione alla cultura economica e finanziaria. Nel primo caso la scelta risulta incongruente rispetto ai provvedimenti recentemente adottati che individuano questi ruoli non come competenza professionale diffusa e trasversale, ma come funzione attribuita a valle di una specifica formazione.
Rispetto all’educazione alla cultura economica e finanziaria, la decisione di ricomprenderla tra i temi “di particolare interesse” dei laboratori formativi, è per lo meno opinabile. Si tratta infatti di una tematica che fa riferimento ad aspetti di dettaglio nell’ambito delle complessive competenze di cittadinanza e secondaria ad altre urgenze come l’educazione al rispetto delle differenze, alla parità di genere, alla gestione dei conflitti.
Si incorre inoltre nell’errore di confondere le competenze professionali da acquisire nell’anno di formazione e prova con le attività da svolgere nelle e con le classi.
Visite a scuole innovative. La FLC CGIL ha chiesto di indicare preventivamente requisiti e criteri adottati dagli Uffici Scolastici Regionali per l’individuazione delle scuole presso cui realizzare il “visiting” oltre a quelli adottati ai fini dell’individuazione dei docenti partecipanti.
Docenti tenuti/non tenuti al periodo di formazione e prova. La nota specifica opportunamente che i docenti destinatari di assunzione a tempo determinato finalizzata al ruolo da GPS I fascia e straordinario bis, qualora abbiano già esperito positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, saranno comunque tenuti a sostenere la prova disciplinare. È opportuno chiarire che anche l’acquisizione dei 5 CFU previsti per coloro che hanno sostenuto la procedura straordinaria bis resta comunque obbligatoria ai fini della conferma in ruolo.
Personale docente ed educativo utilizzato in altri compiti o temporaneamente inidoneo. Per il personale che si trovi in tale condizione, è necessario, in caso di impossibilità a svolgere i giorni minimi di servizio, disporre il rinvio dell’anno di formazione e prova. Un provvedimento previsto lo scorso anno in riferimento allo stato di emergenza epidemiologica, da rinnovare alla luce della proroga, momentaneamente al 31 dicembre 2023, delle tutele previste per i lavoratori fragili.
Su questi punti l’amministrazione si è riservata di fornire riscontri.