«Esistono le premesse per garantire l’avvio dell’anno scolastico in presenza. Perché questo obiettivo sia raggiunto, però, è importante proseguire sulla strada del confronto tra Regione, amministrazione scolastica e parti sociali che è stata positivamente avviata». È quanto dichiarano i segretari regionali dei sindacati scuola di Cgil, Cisl e Uil al termine dell’incontro di oggi con gli assessori regionali alla Scuola, ai Trasporti, alla Sanità e con i vertici dell’Ufficio scolastico regionale. «La Regione – dichiarano Adriano Zonta (Flc-Cgil), Tina Cupani (Cisl scuola) e Ugo Previti (Uil scuola) – ci ha rassicurato sulla possibilità di organizzare il sistema dei trasporti garantendo il 100% di presenze nelle scuole con l’80% di occupazione dei mezzi pubblici. Da parte nostra abbiamo però sollecitato l’adozione di misure per rafforzare i controlli davanti alle scuole e nelle fermate più affollate, per garantire il rispetto dei distanziamenti, e la definizione di misure da adottare, una sorta di piano B, nella malaugurata ipotesi di impennate nei contagi e di un inasprimento delle restrizioni. Rispetto all’anno scorso, in ogni caso, ci si sta muovendo nella giusta direzione, non soltanto nell’organizzazione dei trasporti, ma anche nella tempestività delle nuove immissioni in ruolo tra i docenti, che sono 839 e precedono di quasi un mese quello dello scorso anno scolastico».
Apprezzamento anche per l’annuncio della Regione relativo ai 3 milioni per finanziare nuove eventuali assunzioni di personale per far fronte all’emergenza, ferma restando la richiesta, ribadita dai sindacati anche a livello nazionale, di un nuovo intervento governativo per bissare il contingente Covid dello scorso anno (oltre 1.800 assunzioni in Fvg tra docenti e Ata, al momento non confermate). Un maggiore impegno, secondo i sindacati, dovrebbe vedere protagonisti anche i Comuni, che nel precedente anno scolastico, sostengono Zonta, Cupani e Previti, «non hanno adottato tutti gli accorgimenti e le misure che avrebbero potuto essere messe in campo sul fronte dell’edilizia scolastica “leggera” per garantire spazi più adeguati per la didattica e per i servizi scolastici».
Quanto alle misure di prevenzione e all’andamento della campagna vaccinale, Zonta, Cupani e Previti giudicano molto positivi i dati sull’adesione del personale scolastico, auspicando nel contempo una maggiore tempestività e uniformità da parte delle aziende sanitarie nell’effettuazione dei tamponi, sia per quanto riguarda l’attività di screening sia per i test richiesti dalle scuole. Ventiseimila, secondo i dati forniti dall’assessore alla Sanità, i lavoratori della scuola che hanno aderito, pari a quasi l’80%, «superiore a quella registrata tra il personale delle altre regioni», rimarcano i sindacati, che auspicano «un’intensificazione degli sforzi per estendere le vaccinazioni a tutta la popolazione scolastica, per innalzare una percentuale di adesione che attualmente si attesta al 47% considerando lavoratori e studenti». Un incremento delle adesioni, per Cgil, Cisl e Uil, è una delle condizioni per garantire un ritorno a scuola in presenza e in sicurezza, obiettivo che «può e deve essere raggiunto proseguendo sulla strada del dialogo e del confronto che è stata positivamente avviata».