Indicazioni farraginose e poco chiare complicano la vita delle scuole.
FLC NAZIONALE del 2/02/2022
In applicazione del decreto-legge n. 4/2022, recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”, il ministero ha emanato la circolare n. 110 dell’1 febbraio 2022, per fornire le prime indicazioni operative per le Istituzioni scolastiche statali e paritarie. La nota richiama le misure relative alla scuola riportate agli articoli 19 e 30 del decreto che avevamo già commentato al momento della pubblicazione in gazzetta ufficiale.
La circolare si sofferma sulle ricadute organizzative della norma sulle istituzioni scolastiche in relazione a:
- fornitura di mascherine FFP2 per alunni/personale in regime di auto-sorveglianza,
- verifica digitale delle condizioni sanitarie che consentono la fruizione della didattica in presenza/la riammissione in classe in regime di auto-sorveglianza,
- somministrazione gratuita dei test antigenici rapidi alla popolazione scolastica delle scuole primarie.
Nell’applicazione del D.L. 4/2022, rileviamo come FLC CGIL alcuni elementi di criticità. In particolare, si prevede che l’istituzione scolastica individui la farmacia alla quale inviare l’ordinativo di fornitura ed attivi una complessa procedura di rendicontazione e caricamento dei dati, corredata da farraginose dichiarazioni del dirigente scolastico sull’effettiva esigenza di mascherine.
Inoltre, in relazione alla verifica mediante il nuovo applicativo digitale (l’app “Verifica C-19”) della condizione sanitaria che consente la didattica in presenza, a nostro avviso la circolare estende impropriamente l’ambito di applicazione anche alla scuola primaria, mentre il DL 4/22 lo circoscrive alle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado e nel sistema di istruzione e formazione professionale (articolo 4, comma 1, lettera c), numero 2), primo periodo, del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1).
Ancora una volta, risulta evidente che l’amministrazione sta scaricando ambiguità e ulteriori complessità organizzative e gestionali che complicano il lavoro quotidiano delle scuole. La vita delle istituzioni scolastiche risulta inceppata su questioni estranee alla mission del sistema di istruzione con la conseguenza di rendere del tutto formale la didattica in presenza, con la narrazione di una normalità raggiunta, ma nei fatti assolutamente distante dai problemi affrontati da studenti e genitori, insieme a dirigenti, docenti e personale ATA.