Per la FLC CGIL è un ennesimo ed inutile aggravio di lavoro posto a carico delle segreterie delle scuole, che sono diventate di fatto delle sedi staccate delle ASL. Tutto questo è per noi inaccettabile. Chiediamo un intervento urgente da parte dell’Amministrazione affinché richiami il Commissario Straordinario a farsi carico direttamente della fornitura alle scuole.
La circolare ministeriale, prot. n. 110 del 1° febbraio 2022, in adempimento degli artt. 19 e 30 del DL 4/2022, fornisce delle indicazioni operative inaccettabili ed irragionevoli, che non corrispondono ad una semplificazione, ma che scaricano ancora una volta sulle scuole l’intera gestione dell’emergenza sanitaria, al posto della struttura Commissariale e delle ASL.
Si tratta di istruzioni macchinose e prive di senso, contrastanti con quanto disposto a gennaio, che comportano aggravi su aggravi di lavoro per il personale amministrativo (DSGA e Assistenti amministrativi) che le deve applicare, a scapito della funzionalità e dell’efficienza del servizio scolastico.
La fornitura di mascherine FFP2 per alunni/personale in regime di auto-sorveglianza (art. 19, commi 1 e 2):
Il primo aspetto da evidenziare è che la nota ha disatteso quanto richiesto alle scuole a dicembre con la rilevazione, conclusa a gennaio, sul calcolo del fabbisogno di FFP2, da effettuarsi sulla base del numero di docenti e personale ATA in contatto stretto con gli alunni che non erano obbligati, per motivi di salute, all’uso della mascherina, nonché di alunni frequentanti classi con altri alunni senza mascherina. Questa comunicazione, rivolta alle scuole, presupponeva che fosse il Ministero, tramite il Commissario Straordinario, a rifornire le scuole.
Il secondo aspetto critico è che ora le scuole sono direttamente coinvolte nell’acquisto dei DPI, con delle modalità complicate e prive di senso che, oltre a creare un forte aggravio di lavoro, procurano anche un aggravio di spesa.
Secondo la nota, le scuole dovrebbero prima procedere a periodiche rilevazioni a SIDI, per indicare il fabbisogno presunto per il personale e studenti che si trovano in regime di auto-sorveglianza (cosa di cui dovrebbe occuparsi la ASL) fino al 28 febbraio, aggiungendo a questa stima un 10% in più.
A questo scopo dovrà essere compilare anche un’apposita attestazione per ciascun ordine, che dovrà prevedere la copertura dei fabbisogni per il periodo 27 gennaio (quindi, retroattivamente) – 28 febbraio. Ciascun ordinativo dovrà essere caricato sulla citata piattaforma SIDI entro il 21 febbraio 2022.
Il Ministero ha individuato poi un elenco di farmacie, con le quali la struttura Commissariale ha stipulato delle convenzioni, e le scuole dovranno individuare tra queste un’ipotetica farmacia a cui inviare, sia l’attestazione che ne comprovi l’effettiva esigenza, sia l’ordine, in base al fac-simile trasmesso dal MI, fuori quindi dal codice dei contratti e il mercato elettronico MEPA.
Il prezzo indicato alla farmacia non può essere superiore a 0,75 per singola confezione e prevede che le farmacie aderenti possano praticare offerte migliorative solo in caso di confezioni multiple.
La scuola, una volta effettuato l’ordine, dovrà inserire di nuovo i dati relativi a questo sull’apposita piattaforma ministeriale, con allegata anche la dichiarazione del Dirigente scolastico che attesta l’effettiva esigenza di acquisto di mascherine e l’ordinativo di fornitura accettato dalla farmacia. Le fatture dovranno poi essere caricate dalle scuole entro il mese di marzo, per poter essere poi liquidate alle farmacie interessate.
Il Ministero di riserva di effettuare dei controlli a campione su tutte queste procedure.
La posizione della FLC CGIL
Per la FLC CGIL si tratta di una nuova, inaccettabile “vessazione burocratica” scaricata sulle scuole. Una procedura complicata, macchinosa, svolta a metà dal Ministero e a metà dalle scuole, che è priva di senso. Come precedentemente previsto, alla fornitura deve provvedere direttamente il Commissario Straordinario a rifornire le scuole dei DPI necessari in base al loro fabbisogno, da inserire sul portale SIDI.
Inoltre, oltre ad un inesauribile aggravio di lavoro per le segreterie scolastiche, si viene a creare anche un aggravio ingiustificato di spesa, dal momento che sul MEPA, queste mascherine FFP2, si trovano a prezzi notevolmente inferiori (anche 0,22), mentre le farmacie sono notoriamente gli esercizi commerciali che praticano il prezzo più alto.
Le scuole sono, di fatto, diventate delle sedi staccate delle ASL, con il personale totalmente impegnato nella gestione dell’emergenza sanitaria. I dirigenti scolastici, i DSGA, il personale Amministrativo è stremato dall’enorme carico di lavoro che sta subendo da troppo tempo per seguire i tracciamenti, i flussi di comunicazione tra scuola/ASL/famiglie, per sostituire il personale assente, per le continue rilevazioni e monitoraggi, per attivare la DDI/DAD. Un impegno notevole, non riconosciuto, né da un punto di vista economico, né giuridico, che sta producendo nelle scuole un disagio non più tollerabile.
La sovrapproduzione di misure e di indicazioni applicative farraginose – disomogenee e non sempre idonee ad aumentare le tutele e i diritti di chi lavora e di chi studia – non corrisponde affatto ad una semplificazione che va anche a scapito della funzionalità ed efficienza del servizio scolastico e che sta portando alla saturazione totale della gestione amministrativa nelle istituzioni scolastiche.
Tutto questo è per noi inaccettabile e chiediamo un intervento urgente da parte dell’Amministrazione affinché richiami il Commissario Straordinario a farsi carico direttamente della fornitura alle scuole.