«Siamo in un momento di straordinaria importanza per la democrazia nei luoghi di lavoro: è il momento per i lavoratori e le lavoratrici di prendere la parola, di partecipare, di credere nell’azione collettiva, di scegliere liberamente da chi farsi rappresentare». È l’appello al voto che la Cgil Fvg rivolge agli oltre cinquantamila dipendenti pubblici della regione interessati dal rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu). I seggi saranno aperti da martedì 5 a giovedì 7 aprile nella sanità pubblica, negli uffici dei ministeri, del parastato (Inps, Inail, Ispettorato del lavoro), delle agenzie, nella pubblica istruzione, nell’università, negli enti di ricerca.
A lanciare l’appello, con il segretario generale Villiam Pezzetta, sono i segretari regionali delle due categorie interessate, Orietta Olivo della Funzione pubblica e Adriano Zonta della Flc (Federazione lavoratori della conoscenza). «Il ruolo del lavoro pubblico, dalla sanità a tutte le amministrazioni nazionali e locali, è stato fondamentale – dichiarano – per garantire la tenuta del Paese in due anni di pandemia e per contenere l’impatto sanitario, economico, occupazionale e sociale del virus. Una forte partecipazione a questo rinnovo, e un voto a chi è sempre stato in prima linea nella lotta per i diritti civili e contro le disuguaglianze sociali, come la Cgil, sarà un messaggio chiaro non solo al Governo, ma a tutte le amministrazioni di qualsiasi livello e all’opinione pubblica. Un richiamo forte sull’esigenza di rafforzare la sanità, la scuola e il lavoro pubblico in genere, attraverso indispensabili misure sul fronte delle assunzioni e delle politiche contrattuali. Da qui l’importanza di superare il quorum del 50% dei votanti in tutti gli enti e le amministrazioni interessate dal voto».
La Cgil, da parte sua, porta all’appuntamento complessivamente 750 candidati nelle liste Fp e Flc. «Una rappresentanza – spiegano Olivo e Zonta – estremamente variegata per genere ed età, e con un forte turnover rispetto alle precedenti votazioni, visto che la metà dei candidati si presenta per la prima volta al voto».