Roma, 13 aprile 2021 – Come FLC CGIL abbiamo seguito la vicenda dell’organico aggiuntivo, il cosiddetto organico COVID, sin dall’inizio, quando con una scelta maldestra il precedente governo aveva attivato le risorse per questo personale, ma ne aveva anche previsto il licenziamento in caso di lockdown.
Abbiamo chiesto e ottenuto la modifica di quella norma ingiusta, così come ci siamo battuti contro i ritardi dei pagamenti, quando vi erano lavoratori che a distanza di 4 mesi dall’inizio del contratto erano ancora senza stipendio. Abbiamo fatto grandi assemblee e iniziative in diverse città, la nostra richiesta al Ministero è stata forte e chiara: sui posti COVID non ci possono essere passi indietro, vanno riconfermati il prossimo anno, ma con contratti di supplenza al 30 giugno, consolidando così gli attuali organici che sono del tutto insufficienti.
Nella riunione tenuta ieri con le organizzazioni sindacali il MI ha espresso la volontà di confermare questi posti, un segnale positivo, frutto del nostro impegno e dell’iniziativa condotta con le lavoratrici e i lavoratori. Ora è importante garantire che i posti siano confermati per il prossimo anno, che siano attivati con contratti almeno fino al 30 giugno e che si metta fine ai ritardi nei pagamenti che interessano ancora oggi troppi lavoratori precari.